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Un binario militare a Borgo Dora

di Paolo Arlandi


In zona Borgo Dora, sulle rovine dell’antica “Fabbrica delle Polveri” distrutta dalla tragica esplosione del 26 aprile 1852, sorge nel 1862 l’Opificio Militare dove, nell'Arsenale di Costruzioni e nell’Officina di Artiglieria si fabbricano affusti per cannoni e relativi carriaggi. Alcune tettoie verso la Dora sono utilizzate per la stagionatura dei legnami. Un ampliamento del 1869 comprende l’edificio dell’ex Ammazzatoio Municipale, ceduto dal Comune all’Amministrazione militare e nel 1879 è incorporato l’adiacente ex Mercato del bestiame, trasformato in caserma.
Le macchine dell’Arsenale e delle Officine sono mosse dalla forza idraulica del canale dei Molassi, che corre sul lato Ovest dello stabilimento. Per un certo periodo anche un impianto telodinamico contribuisce a fornire la forza motrice. Tale impianto, il cui motore idraulico è situato presso il canale della Ceronda, trasmette il moto tramite cavi aerei che scavalcano la Dora e raggiungono il luogo di utilizzo, dove un volano è collegato a un albero di trasmissione che aziona i macchinari della segheria.
Il trasporto delle materie prime e dei pezzi lavorati, di peso e dimensioni sempre più importanti, si svolge con carri a trazione animale, in maniera però del tutto insufficiente. Il problema trova una soluzione dopo l’apertura della ferrovia delle Valli di Lanzo, la cui stazione torinese viene a trovarsi a pochi metri dall’Opificio Militare. “In seguito a considerazioni speciali al servizio d’Artiglieria e per il bisogno di facilitare il trasporto degli affusti delle grosse bocche da fuoco, il Ministero della Guerra è pervenuto alla determinazione di costrurre un apposito binario di ferrovia fra l’Arsenale di Costruzioni di Borgo Dora e la vicina stazione della ferrovia Torino - Lanzo”. Il progetto del raccordo porta la data del 9 giugno 1879. La convenzione, fra Amministrazione militare e FTCL, si stipula il 7 luglio. Il 28 agosto si appaltano i lavori per “la preparazione del piano stradale per il tronco di ferrovia […], con apertura del passaggio nell’Arsenale e opere correlative”.
Il 23 marzo 1880 l’Arsenale di Borgo Dora è raggiunto da un corto binario, che si diparte dalla vicina stazione FTCL. Il traffico effettivo inizia il 1° ottobre, con l’attivazione del binario di collegamento fra FTCL e SFAI presso la Barriera di Lanzo. Il traffico dell’Opificio, infatti, non è rivolto alla linea delle Valli di Lanzo ma alla rete ferroviaria nazionale.
Il raccordo ha origine da uno scambio, posto sull’ultimo binario del piazzale di stazione. Tramite un cancello il binario esce sulla piazza Borgo Dora, che attraversa quasi diametralmente con una curva. Mediante un altro cancello, aperto nel muro di cinta dell’Arsenale, il raccordo entra nell’area militare. Qualche lamentela si leva nei giorni di mercato sulla piazza, poiché la striscia di terreno occupata dal binario deve essere mantenuta sgombra. All’interno dell’Arsenale il binario passa sotto un carro ponte e si affianca a un piano caricatore, quindi prosegue rettilineo e parallelo alla sponda destra della Dora fino a una piattaforma girevole, posta fra i due magazzini del legname, che permette di indirizzare i carri a un binario perpendicolare che raggiunge un cortile interno. Tale binario ha la particolarità di essere dotato, nello spazio fra le rotaie, di un altro binario a scartamento ridotto tipo Decauville, posato nel 1888 e utile a movimentare i carichi di legname dai magazzini citati. La lunghezza del raccordo è di 275 metri, di cui 75 su suolo pubblico. I carri, carichi principalmente di legname, affusti di artiglieria e materiale accessorio, sono inizialmente trainati da animali, occasionalmente da locomotive FTCL e, in seguito, da un veicolo ad accumulatori fornito dalla ditta STAE.
Nel 1923 il Comune acquista dall’Autorità militare la tettoia dell’ex macello per adattarla a mercato, insieme all’ex chiesa di Borgo Dora. A cominciare dal secondo dopoguerra avviene per gradi il trasferimento delle attività produttive dell’Arsenale. La convenzione con l’Amministrazione militare per il rinnovo del sedime stradale e la revisione del raccordo, del 23 maggio 1966, recepisce una rettifica di tracciato da operarsi all’interno dello stabilimento. Il binario è raddrizzato in prossimità del carro ponte e le curve di un flesso che consentono l’affiancamento al piano caricatore sono portate a un raggio di 120 metri.
Le vicende del complesso militare si concludono nel 1980, con la cessione della Caserma Sacchi al Comune di Torino. Nel progetto di riuso come edilizia scolastica, del dicembre 1981, è previsto un “accesso indipendente, poiché il raccordo ferroviario tuttora utilizzato dall’arsenale, situato a Nord-Est della piazza, non può essere eliminato”. Infatti la convenzione per il mantenimento e l’esercizio del raccordo è formalmente ancora attiva. La soluzione viene trovata con l’apertura di un ingresso in via del Fortino e comunque il raccordo risulta cessato nel novembre 1982. Il 3 agosto 1983 il “Servizio Missionario Giovani” (SERMIG), fondato nel 1964, trova negli spazi dell’ex Arsenale la sede adatta. Durante i lavori di rifacimento della linea Torino - Ciriè, dal settembre 1988 gli autobus del servizio sostitutivo hanno il capolinea nel piazzale interno della stazione, dove i binari 1 e 2 sono asportati per far posto a una corsia asfaltata. La pista per l’ingresso e l’uscita degli autobus coincide con il tracciato dell’ex raccordo per l’Arsenale e comporta la rimozione dell’antico cancello a due battenti dal recinto della stazione. Nell’occasione viene tolto anche il binario dal selciato della piazza di Borgo Dora.

Didascalie foto

Foto 1. 1880 circa. L’area libera fra la sponda della Dora e gli edifici dell’ex Ammazzatoio e dell’Arsenale, sarà interessata dalla posa del binario ferroviario. (Ingrandimento da cartolina. Collezione Arlandi)

Foto 2. Inizialmente il binario di raccordo termina con una piattaforma girevole, per inviare i carri all’interno dei magazzini. Particolare da: “Piano generale della Città di Torino”, litografia Fratelli Doyen, Torino, 1884.

Foto 3. 1910 circa. Il raccordo ferroviario attraversa piazza Borgo Dora. Un muro di recinzione, con un cancello per il binario, chiude l’area destinata a magazzino scoperto all’interno dell’Arsenale. (Ingrandimento da cartolina. Collezione Arlandi)

Foto 4. 1900 circa. La stazione ferroviaria e la piazza Borgo Dora. (Ingrandimento da cartolina. Collezione Arlandi).

Foto 5. Binario interno all’Arsenale nella sistemazione finale. (Arsenale dell’Esercito, Torino, planimetria generale. In: “Archeologia Industriale”, n. 1, giugno 1983).

Foto 6. 1966 circa. Sulla sinistra dei binari, l’origine del raccordo e il cancello verso piazza Borgo Dora. (Ingrandimento da cartolina. Collezione Arlandi).