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Per un attimo superiamo di qualche kilometro il confine tra Francia e Germania e studiamo il caso della cittadina di Mulhouse (ma torneremo in Germania per Karlsruhe, Mannheim, Heidelberg e Stoccarda! Ri-saltellando in Francia per Strasburgo...), la quale ha visto rinascere il tram nell’anno 2006 giusto dopo quasi mezzo secolo, visto che gli “ancien tramway” in città hanno circolato dal 1882 al 1956/57 ca. Il tram moderno  è tornato a Mulhouse in quel periodo che potremmo definire come "terza generazione francese" ovvero nell'attuale secolo. E' sempre doveroso ricordare che le uniche tre reti tranviarie francesi rimaste sempre in esercizio risultano essere state Saint Etienne (1881!), Marsiglia e la Lille-Roubaix-Turcoing a cui hanno fatto seguito le “progenitrici della rinascita” ovvero Nantes, Grenoble, Strasburgo, Rouen ed una parte di quanto sinora realizzato a Parigi. A differenza tuttavia di altre reti in cui lo stesso rilancio del tram è stato un volano con ulteriori espansioni, diventando un vero e proprio modello nazionale (su tutte potremmo citare Strasburgo, Grenoble, Montpellier e Lione) nel nostro caso la rete tranviaria non ha subito ulteriori cambiamenti od evoluzioni dopo l’anno 2010, momento nel quale si decise di rinviare ogni ulteriore prolungamento per motivi economici, sebbene la realizzazione della rete tranviaria di Mulhouse sia stata a tutt’oggi una delle meno costose in assoluto in Francia, battuta solo dalla ancor più "economa" e più recente Besancon, non lontana.

Mulhouse è una città con circa 108.000 abitanti, la seconda per dimensioni in Alsazia dopo ovviamente Strasburgo ed è la quarta nella Regione del Grand Est, in tal caso superata anche da Reims e Metz. Fondata secondo la leggenda intorno ad un mulino ad acqua, per secoli è stata città-stato diventando persino Repubblica e rendendosi indipendente dal Sacro Romano Impero. Impegnata nella rivoluzione industriale, venne definita la “Manchester francese” (ogni nazione aveva la sua Manchester…. quella tedesca risulta essere Augusta, in Italia invece ne avevamo più di una in quanto il “titolo” viene spesso associato a Terni, Schio e Legnano!) mentre solo più recentemente Mulhouse è stata definita "la città dei Musei tecnici” in quanto è presente il Museo “Citè du Train” SNCF (che analizzeremo per bene a fondo in futuro, preparatevi…) ed il Museo Nazionale Francese dell’Automobile od anche il Museo Electropolis (il più grande in Europa dedicato alla corrente elettrica!) oltre che un Museo della Stampa su Tessuto.

Caso curioso vuole che Mulhouse sia appartenuta dal 1515 al 1586 alla Confederazione Elvetica (...) indi è passata ai francesi dal 1798 al 1871 per ritrovarsi in Germania sino alla Prima Guerra Mondiale, per poi ritornare in Francia con tutta la Lorena tra le due guerre mondiali ed ancora essere stata riconquistata dalla Germania nazista, il tutto per poi fortunatamente tornare francese alla fine della Seconda Guerra Mondiale, caso che la rende una città abbastanza insolita dato che, come a Strasburgo, vi sono diversi toponimi di chiara origine tedesca pur trovandoci ora in una città francese che per anni è stata denominata Mulhausen!

Decisamente interessante la pletora di personaggi famosi nati a Mulhouse: su tutti per noi milanesi, anche se personaggio minore in confronto agli altri che citeremo successivamente, non possiamo non citare il noto Philippe Daverio storico dell’arte in passato molto presente in televisione ed ex assessore milanese purtroppo ora mancato, possiamo poi citare personaggi storici come il famoso Alfred Dreyfus la cui vicenda ha diviso in due la Francia (il noto “affare Dreyfus”) oltre al matematico Jean Henri Lambert, il chimico Alfred Werner alias Premio Nobel della Chimica ed infine caso curioso, il poco noto regista William Wyler autore di pellicole come “Vacanze Romane” e “Ben Hur” nato nella Mulhausen tedesca!. Concludiamo con alcuni dettagli curiosi ed interessanti: la città è gemellata con l’italiana Bergamo, presenta una Moschea la cui facciata assomiglia incredibilmente al Palazzo Mondadori nei pressi di Segrate a Milano (che talvolta si vede ancora nei Telegiornali) e merita di essere citato il fatto che viene definita anche la città delle “delle 136 nazionalità”, espressione usata spesso in quest’ultimo secolo, onde designare la grande diversità della popolazione cittadina, sebbene in anni recenti (2017) le nazionalità maggiormente presenti in città risultavano essere turchi, algerini e marocchini, pur non senza dimenticare ben 1.500 italiani, nulla a che vedere tuttavia con la tedesca Mannheim ove ogni 200 metri è presente un ristorante italiano!

SOLEA L’AZIENDA GIALLOROSSA DEDITA ALLA GESTIONE DI UNA RETE OVE NON MANCA IL TRAM TRENO!

Quando si parla di Tram-Treno spesso si fanno subito riferimenti alla non tanto lontana e teutonica Karlsruhe, patria fondatrice del suddetto concetto moderno, tuttavia pur non mancano tanti altri casi presenti in Germania, Austria, Svizzera… sebbene si arrivi ad utilizzare tale definizione talvolta anche in maniera impropria come ad esempio nel caso delle “sarde” Cagliari e Sassari. Limitandoci ai casi francesi possiamo citare sicuramente Nantes e Parigi (in quest’ultimo caso abbiamo anche documentato il caso della T4 anche se formalmente è un tram che corre su una ex ferrovia e non promiscuamente con convogli ferroviari, vedi anche altri casi più recenti parigini) oppure Lione ove abbiamo anche avuto modo di documentarlo anche se nuovamente anche in questo caso ci troviamo davanti più che altro a dei tram che circolano su ex linee ferroviarie ma non promiscuamente con altri convogli ferroviari (Aeroporto da un lato e Tram de l’Ouest dall’altro, vedi precedenti mail). Nel caso specifico di Mulhouse possiamo invece proprio distinguere3 linee tranviarie tradizionali (aventi numero semplicemente 1-2-3) gestite con un tipo di convoglio prettamente tranviario ed una quarta linea definita come vero e proprio Tram-Treno (linea TT) che invece circola promiscuamente con convogli ferroviari in una determinata tratta del proprio percorso, pur circolando anche sulla rete tranviaria utilizzando tensione e segnalamento differenti, peraltro con elettromotrici Siemens Avanto sostanzialmente simili a quelle circolanti sulla linea parigina T4 tra Aulnay e Bondy, tanto che sono state classificate nella stessa serie e maniera per conto di SNCF. Ma andiamo con ordine.

SOLEA Mulhouse è una azienda nata nel 2010 che serve la cosiddetta “agglomeration” locale (concetto quanto mai incapace di entrare nella testa italiana…) toccando 39 Comuni in cui abitano 278.000 abitanti e servendo una superficie di 430 kmq, garantendo 6,3 milioni di km l’anno ovvero come se si facesse 150 volte il giro del Mondo!. I suoi principali azionisti risultano essere il noto gruppo di trasporto Transdev (67,8%), l'altrettanto e forse ancor più noto operatore di trasporto parigino RATP (20%), non manca ovviamente Mulhouse Alsace Agglomération (10%) e l'operatore di trasporto TRACE di Colmar (1%).

La rete consta di 3 linee tranviarie, 1 linea di tram-treno, 24 linee automobilistiche tra cui una “ad alto livello di servizio”, 17 istituti scolastici sono serviti appositamente dalle linee "Tribus"  e 2 navette elettriche sono al servizio del centro città di Mulhouse. In termini di veicoli possiamo conteggiare 34 convogli tranviari di cui 12 destinati alla linea di tram-treno, 142 autobus di cui 44 articolati oltre a 18 di piccole dimensioni, mentre se vogliamo indagare la loro forma di alimentazione possiamo citare 33 veicoli alimentati a biogas (di cui 15 snodati) e 7 elettrici di cui 2 di piccole dimensioni; mentre il numero dei dipendenti potrebbe aggirarsi tra 550 e 600 unità.

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Limitandoci per ora alla rete tranviaria possiamo stabilire che ha una lunghezza di 16,2 km a cui bisogna aggiungere 19 km destinati alla linea Tram-Treno (sebbene sia difficile stabilire l’esatto confine tra le due reti, si presume poco fuori la fermata di Lutterbach), in dettaglio le linee esercite:

Linea 1     Châtaignier – Gare Centrale RFF-SNCF - 5,8 km, 18 minuti di percorrenza, 12 fermate, servita con Alstom Citadis serie 2000
Linea 2     Coteaux – Nouveau Bassin - 6,2 km, 18 minuti di percorrenza, 14 fermate, servita con Alstom Citadis serie 2000
Linea 3     Lutterbach Gare RFF-SNCF – Gare Centrale RFF-SNCF - 7 km, 19 minuti di percorrenza, 11 fermate, servita con Alstom Citadis serie 2000 e Siemens Avanto serie TT
Linea TT   Thann Saint-Jacques / Thann Gare RFF-SNCF – Gare Centrale RFF-SNCF  -22 km, 42 minuti di percorrenza, 18 fermate, servita con Siemens Avanto serie TT

Premesso lo scartamento ordinario, la tensione risulta essere di 750v c.c. tuttavia decisamente poco noto risulta essere il fatto che la linea di TT Tram-Treno dopo la fermata di Lutterbach (ovvero quando effettivamente entra nella giurisdizione ferroviaria di RFF) passa alla tensione di 25kV monofase e pertanto risulta essere percorribile solo dalle elettromotrici “bitensione” Siemens Avanto serie TT. La rete in generale presenta 21 fermate di cui 11 servite da almeno due linee contemporaneamente, sulla linea 2 le stazioni sono accompagnate da coloratissimi archi monumentali noti come “Tram-Trame” disegnati da Daniel Buren, il cui colore varia a seconda della stazione. Punto strategico della rete risulta essere la fermata di Porte Jeune ove transitano tutte e quattro le linee, Tram-Treno compreso, motivo per cui sono presenti almeno 4 binari, due per ognuna delle direzioni (Nouveau Bassin e Gare Centrale da un lato e Thann/Lutterbach e Les Coteaux dall’altro). Da notare inoltre che di fatto la linea 3 risulta essere un rinforzo “urbano” del Tram-Treno ma che nel tratto in cui effettuano entrambe servizio, tutti e due i servizi effettuano le medesime fermate. Curioso il caso del capolinea alla Gare Centrale RFF SNCF in cui è presente un anello con due binari sebbene siano 3 le linee che vi fanno capo (1-3 e TT, sebbene quest’ultimo servizio tuttavia risulti essere meno frequente) mentre i restanti capolinea (Lutterbach, Chataignier, Nouveau Bassin e Les Coteaux nonché Thann per il TT) risultano essere tutti dotati solo di asta di manovra, impegnata dalle vetture sempre senza passeggeri a bordo onde passare dalla banchina di arrivo alla banchina di partenza, ne consegue che i conducenti cambiano cabina di guida solo ai capolinea estremi e non presso la "Gare Centrale" di Mulhouse, stante la presenza del capolinea ad anello.

Passiamo finalmente al materiale rotabile, in città sono presenti solo due tipi di materiale rotabile, ben diversi tra loro visto il diverso costruttore:

22*  elettromotrici Alstom Citadis 302 serie 2001/2027, lunghezza 32,5m, costr. Alstom del 2006
12   elettromotrici Siemens Avanto serie TT16/TT27, lunghezza 37m, costr. Siemens del 2010, bitensione 750v c.c. / 25 kV c.a.

L’asterisco sugli Alstom Citadis è velocemente spiegabile: a seguito della rinuncia della costruzione di ulteriori estensioni della rete da parte della Comunità di Mulhouse (linea 1 da Chataignier a Bosquets du Roy e linea 2 da Nouveau Bassin a Jonquilles), le elettromotrici Alstom Citadis matricole2003-2006-2011-2013-202nell’anno 2008 sono state prima noleggiate e poi cedute niente meno che alle tranvie di Melbourne in Australia! Merita anche un cenno il fatto che due unità (matr. 2004-2005) sono state noleggiate dal 2006 al 2008 alla rete tranviaria di Buenos Aires in Argentina (!) mentre l’unità 2008 ha circolato ad Utrecht in Olanda. Certo potremmo definire questi particolari Citadis come “tricontinentali” avendo avuto modo di circolare sia nell’America del Sud che in Oceania! Ultimo dettaglio, un’usanza molto teutonica o svizzera applicata in Francia ovvero l’aver battezzato ogni singolo convoglio Alstom Citadis con un nome scelto tra i Comuni dell’Agglomeration di Mulhouse, il caso vuole che hanno ricevuto un nome di battesimo persino le unità in seguito cedute in Australia (nome di conseguenza poi perso...) ma non curiosamente l’elettromotrice 2018, unica tra 27 a non aver ricevuto un nome semplicemente in quanto interamente gialla, senza adesivi in quanto atta a quanto pare a ricevere pellicolature pubblicitarie (forse solo inizialmente in quanto rileveremo che non sarà l'unica ad averne ricevute!). Da ricordare che le elettromotrici Siemens Avanto di SOLEA Mulhouse, circolando su rete RFF sono state classificate di seguito a quelle in circolazione sulla linea T4 nell’Ile de France a Parigi gestita sempre da SNCF, motivo per cui i convogli di Mulhouse partono dalla matricola TT16 a salire. E non solo: pur essendo un prodotto Siemens dovrebbero esser state realizzate da Lohr presso Duppigheim, poco fuori Strasburgo, per intenderci la "mamma" del noto Translohr (vedi Padova, Venezia...)

Da ricordare inoltre che tutte le vetture sono bidirezionali e che tutte vengono ricoverate presso il deposito aziendale di Mertzau situato presso la fermata Musée de l’Auto, sede aziendale SOLEA presso la quale vengono ricoverati anche i veicoli su gomma, ove risulta essere presente un capannone per il ricovero vetture al coperto ed anche un “pettine” di binari tronchi allo scoperto ove vengono ricoverate anche le vetture Siemens Avanto della linea TT che per l’appunto onde rientrare in deposito percorrono fuori servizio un tratto della linea 1 tra la fermata citata e lo snodo strategico di Porte Jeune. Altrettanto interessante il fatto che non esistono comunicazioni dirette qualora ci si voglia dirigere dalla Gare Centrale a Nouveau Bassin e dalla zona ovest verso il deposito, tuttavia la presenza di un paio di comunicazioni tra i due binari potrebbero essere utilizzate per semplificare le manovre di uscita e rientro dal deposito, visto e considerato che in Francia vi è una tendenza molto ma molto inferiore a fasciarsi la testa rispetto alla burocrazia italiana ove senza buon senso ci si affida ridicolmente a delibere. Un cenno infine alla infrastruttura: tutta la rete risulta essere a doppio binario, ad eccezione del tratto a binario unico percorso dalle linee 3 e TT tra Dornach e Lutterbach con la fermata intermedia Musees dotata di raddoppio, binario unico che corre in questo tratto a fianco della rete ferroviaria (linea per Colmar e Strasburgo), giusto prima di confluire sulla rete RFF sulla linea locale per Kruth su cui la linea TT corre sino a Thann, venendo persino intersecata dal raccordo tra la rete RFF ed il Museo ferroviario Cite’ du Train di SNCF!.

Iniziamo dunque a fare una passeggiata fotografica esaminando per iniziare gli Alstom Citadis serie 2000, soprannominati scherzosamente "minions"...

FOTO (del 24 e 25 Aprile 2022)

 

2001 porte jeune

2001-porte jeune
La fermata principale di Porte Jeune nei pressi del centro storico è ovviamente pedonale, il traffico privato è minimo e contenuto ai margini; i pedoni vengono messi al centro della priorità così come dovrebbe essere in un paese civile. L'elettromotrice 2001 ha appena effettuato la fermata e sta svoltando a sinistra per dirigersi a Nouveau Bassin come linea 2, tenete a mente la decorazione laterale dell'elettromotrice "con figure geometriche" dato che come osserveremo spesso cambierà tra le varie elettromotrici. Le vetture sono dotate di 5 casse di cui una corta centrale con pantografo, due con doppia porta da entrambe i lati ed infine sono presenti le due casse di estremità con cabina ed una porta singola, nel più classico dello stile degli Alstom Citadis francesi.

 

 2002 nouveau bassin

2002-nouveau bassin
La matricola 2002 è ritratta al capolinea Nouveau Bassin come linea 2, la vettura è ritratta alla banchina di arrivo e si sta apprestando a procedere sull'asta di manovra ove avverrà l'inversione di marcia, l'indicatore elettronico dovremmo averlo colto mentre stava cambiando indicazione passando ad indicare "Les Coteaux", capolinea opposto. Da notare la particolare "foresta" presente sullo sfondo in direzione centro, decisamente non male e con una vasta chioma, sulla linea 2 le fermate sono contraddistinte da archi circolari colorati (sullo sfondo si scorge anche quello della fermata Lefebvre) secondo un progetto di Daniel Buren pittore e scultore francese le cui opere sono presenti anche in Italia tra cui ad esempio la riqualificazione di Piazza Verdi a La Spezia od altre strutture presenti in Toscana a Quarrata (Pistoia) e Colle Val d'Elsa.

 

 2004 daguerre

2004-daguerre
Risulta essere rosa
invece l'arco presso la fermata Daguerre (da notare che hanno anche una funzione tecnica essendovi agganciata la linea aerea), l'ultima prima che la linea 2 si separi dalla 3 e dal TT, punto di separazione individuabile più o meno oltre il secondo cavalcavia sullo sfondo. L'elettromotrice 2004 è in arrivo mentre si dirige verso Nouveau Bassin, sulle reti francesi è un minimo segno di civiltà indicare come minimo anche i tempi di attesa in fermata anche del secondo passaggio per ogni linea, impresa a quanto pare impossibile a Milano. Da notare la decorazione dell'elettromotrice che risulta essere differente ad esempio rispetto alle due precedenti unità sinora osservate, anche in questo caso è impressionante e logico l'interscambio con le linee su gomma, essendo la fermata dell'autobus sullo stesso marciapiede di quella tranviaria, una soluzione logica che a Milano spesso sembra esser ritenuta poco logica...

 

 2005 avenue de colmar

2005-avenue de colmar
L'elettromotrice 2005 insieme alla precedente 2004 per quasi due anni tra il 2006 ed il 2008 (non essendo al tempo ancora completa la rete di Mulhouse) ha circolato niente meno che a Buenos Aires in Argentina probabilmente su quella che è nota come "Tranvía del Este", conosciuta anche come Tranvía de Puerto Madero, impianto che ha avuto scarsa fortuna essendo stato chiuso nel 2012 e che ha visto circolare anche l'elettromotrice 153 di Madrid, sempre un Alstom Citadis della rete tranviaria moderna madrilena di cui ci siamo occupati nel 2011 (vedi precedenti mail). L'alsaziana 2005, rientrata a casa presumibilmente entro il 2008, è rimasta in attività in città ove la incontriamo sulla linea 1 diretta a Chataignier, sulla sinistra si intuisce la guglia del "Tempio di Saint Etienne" ovvero Santo Stefano, il quale sarebbe "sulla carta" una cattedrale per i cattolici in tutta la Francia, tuttavia risulta essere un tempio essendo di rito protestante.

2009 lefebvre

2009-lefebvre
L'elettromotrice 2009 sta giungendo alla fermata di Lefebvre, l'ultima della linea 2 prima di arrivare al capolinea di Nouveau Bassin, dotata dei classici archi che contraddistinguono le fermate di tale linea. Possiamo così osservare la strutture presenti presso le fermate tranviarie ovvero un parallelepipedo che ingloba l'emettitrice di biglietti ed è raccordato con la copertura, non mancano le sedute monoposto lungo la banchina. Osservando qualche piccolo dettaglio si ha la sensazione che a Mulhouse sia passata un pochino la "voglia di tram" come ad esempio alcuni piccole dettagli trascurati del parallelepipedo; notevole invece il manto erboso che sicuramente alle nostre latitudini non si riesce a tenere nelle stesse condizioni e non solo per motivi atmosferici.

2009 porte jeune

2009-porte jeune
La stessa elettromotrice il giorno prima rispetto alla precedente immagine la ritroviamo a Porte Jeune ove però tuttavia risultava essere impegnata sulla linea 1 diretta a Chataignier, è in arrivo dalla Gare Centrale ed i binari che tendono a sinistra risultano essere quelli della linea 2 diretta a Nouveau Bassin. Sullo sfondo il Conservatorio di Mulhouse ove curiosamente all'interno le sedute per gli spettatori sono state fornite da un'azienda italiana, più sullo sfondo un Liceo Tecnico non indifferente che ha cambiato più volte la destinazione d'uso tanto che è stato reso accessibile ai maschietti solo dal 1971!

2010 rue de la somme 1

2010-rue de la somme-1
Particolarmente apprezzabile anche se un poco "arzigogolato" l'itinerario di avvicinamento delle linee 1-3 e TT alla Gare Centrale con un percorso alquanto contorto ma di buon senso, tra cui ad esempio il passaggio nella qui ritratta Rue de la Somme, risultante essere a senso unico per il traffico privato, tanto è vero che se osservate per bene l'elettromotrice 2010 diretta in Stazione sta transitando in un'area con cubetti di porfido interdetta agli altri veicoli. La sede tranviaria è stata dunque perfettamente inserita senza dover subire pianti in cinese, lamentele del gomito del tennista, palazzi rovinati dalla linea aerea con installazione di complicati impianti alternativi. Un progetto presentato, condiviso, approvato ed infine realizzato, senza tanto dover cercare scuse nel "non si può fare". Tanto più che nella stessa strada passano anche convogli a tutti gli effetti "ferroviari"!


  2002 nouveau bassin   2012 nouveau bassin 1

2012-nouveau bassin
2012-nouveau bassin-1
Cogliamo in due momenti distinti l'elettromotrice 2012 sempre al capolinea di Nouveau Bassin sulla linea 2, nella prima immagine (quella senza il suffisso "-1") l'elettromotrice si è spostata sull'asta di manovra, dopo qualche minuto, solo a tempo debito, l'elettromotrice si sposterà sulla banchina di partenza caricando i passeggeri. Alcuni piccoli dettagli, di cui non si capisce come non ci si possa arrivare in taluni casi anche a Milano: nella seconda immagine troviamo sulla sinistra un cartello che invoglia gli automobilisti a lasciare la macchina nel parcheggio di corrispondenza indicando persino la convenienza economica dell'offerta (2 euro parcheggio+tram sino a 7 persone!) e secondo aspetto, la linea tranviaria perfettamente integrata con il vicino parcheggio tanto che i passeggeri possono rimanere ad attendere al coperto senza bagnarsi in caso di pioggia.

2017 porte jeune 2

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Una curiosità sulle pellicolature: abbiamo citato il fatto che l'elettromotrice 2018 sembrava esser l'unica a non aver ricevuto "ornamenti geometrici" sulle fiancate in quanto destinata a pellicolature pubblicitarie, in realtà come abbiamo visto anche altre elettromotrici pur con i disegni geometrici sulla fiancata hanno ricevuto pellicolature come ad esempio la matricola 2012 con l'Agglomeration di Mulhouse oppure la qui ritratta matricola 2017 impegnata sulla linea 1 con una pellicolatura anche in questo caso "auto-promozionale" in quanto SOLEA, come tante altre aziende di trasporto, cerca collaboratori! L'elettromotrice ha appena abbandonato il nodo nevralgico di Porte Jeune essendo diretta come linea 1 a Chataignier, si noti il curioso contrasto sullo sfondo, a sinistra un giovane centro commerciale (il quale ha il nome da cui prender la fermata ovvero "Porte Jeune"), a destra un palazzo d'epoca...


2018 leclerc de gaulle gare

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L'elettromotrice 2018 (quasi più interessante fuori che dentro...) ci consente di dare un'occhiata al suo interno, tipico di un Alstom Citadis con i classici "poggiachiappe" per coloro che non hanno voglia di sedersi dato il breve tragitto e le sedute ben evidenziate in un pulito e lineare color giallo che diventa rosso per richiamare le porte. Ben distribuito il numero di convalidatrici in modo tale che nessuno debba fare la danza dei berberi per arrivare a convalidare il titolo di viaggio, come nel nostro paese, fattore che spesso, abbinato ad una scarsa frequenza dei passaggi, porta al riempimento della vettura con conseguente italico pensiero "oh non arrivo a timbrare, se arrivano i controllori spingo, se non arrivano non timbro".

2019 avenue de colmar

2019-avenue de colmar
L'elettromotrice 2019 transita nella tranquilla e commerciale Avenue de Colmar, guarda caso disposta in direzione della cittadina omonima situata bene o male a metà strada tra Strasburgo e Mulhouse. La sede tranviaria per la linea 1 (e per tutte le vetture che escono rientrano dall'unico deposito di Mertzau) è ben presente ma non è necessario che sia protetta, la nostra sta transitando in direzione Stazione mentre una collega è appena transitata in direzione opposta. Una sede tranviaria del genere a Milano sarebbe invasa nell'ordine dal camioncino che "solo un attimo consegno e vado", dal furbo di turno che "vado via subito" e non ci stupirebbe dalla Polizia locale che va a bere il caffè per non incorrere nella responsabilità di andare a sanzionare i precedenti casi...


2024 porte jeune 1   2024 rue de metz porte jeune

2024-porte jeune-1
2024-rue de metz-porte jeune
L'elettromotrice 2024 è ritratta in due giorni differenti su due linee differenti, caso che ci dimostra che fatto salvo il servizio TT Tram-Treno, sulle restanti linee SOLEA utilizza promiscuamente gli Alstom Citadis serie 2000 su tutte e tre le linee senza particolari problemi o fissazioni di sorta. Merita interesse in particolare l'immagine di Rue de Metz ove la nostra 2024 è ritratta in servizio sulla linea 3 in direzione Lutterbach e si approssima allo snodo di Porte Jeune. Desta decisamente interesse, se ci fate caso, il fatto che la sede tranviaria passa a poco più di un metro da una "torre tagliata a metà" che risulta essere uno dei simboli di Mulhouse ovvero la "Torre di Bollwerk" nome da cui, a quanto si narra, sembra esser nata la parola francese "Boulevard" ben più famosa. La torre ha ricevuto più nomi nel corso della sua storia ("Neuensteinerturm" per i tedeschi, sempre simpatici in queste cose...) ed è stata più volte ricostruita anche se effettivamente è presente una torre in tal punto sin dal XIV° secolo ovvero dal 1300. Pur essendo uno dei monumenti ed edifici storici più importanti della città il tram vi transita davanti a poco più di un metro senza particolari problemi, chissà forse fischieranno le orecchie a qualcuno, ovvia...


2025 porte jeune

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Osservando dal marciapiede di Porte Jeune in direzione ovest, da sinistra a destra possiamo osservare i seguenti binari: l'elettromotrice 2025 sulla linea 2 diretta a Nouveau Bassin (ma anche le linee 3 e TT da Lutterbach e Thann in direzione Gare Centrale) sono costrette gioco forza ad arrivare al primo binario adiacente al centro storico (ed aprirà le porte alla sua sinistra) senza interferire con il binario 2 impegnato invece dalla linea 1 in arrivo da Chataignier (da destra) attraversando i binari davanti a noi e si approssima alla stessa banchina presso la quale invece aprirà le porte alla propria destra. A sinistra dell'albero in primo piano possiamo osservare il binario di partenza delle linee 3 e TT che proseguiranno diritto verso Lutterbach e Thann mentre la linea 1 si dirigerà a Chataignier svoltando a destra subito dopo il suddetto albero, tutte le elettromotrici di queste tre linee partono da Porte Jeune osservando l'apertura delle porte a destra. Infine alla nostra destra la linea 2 dopo aver osservato la fermata avendo aperto le porte a sinistra, proseguirà diritto in direzione di Les Coteaux mentre la svolta a destra non è utilizzata da vetture in servizio ma molto probabilmente dalle sole vetture della linea 2 che terminano il servizio in fermata per poi rientrare al deposito di Mertzau, situato a nord del centro, proseguendo una manciata di minuti alla nostra destra.