Axtratta, un plastico speciale
di Davide Fenoglio
La Città di Axtratta è un plastico molto particolare realizzato da Aldo Gigli, compianto presidente di Arcamodellismo, associazione presente a Torino da oltre 45 anni e punto di riferimento per gli appassionati del settore.
Dal 2010 un gemellaggio “formale” unisce l’ATTS all’Arcamodellismo, ma fin dall’inizio le due associazioni hanno collaborato organizzando eventi ed iniziative comuni
Non è semplice diorama costruito ad uso e consumo del modellista che lo ha creato, ma un progetto ben preciso realizzato con cura ed attenzione. Ogni particolare è studiato nei dettagli e non posizionato a caso o con finalità puramente estetiche. Ogni edificio, ogni via, ogni piazza cela un riferimento puntuale e preciso ad un evento storico.
Il plastico rappresenta una piccola città circondata da una linea tranviaria e in cui si trovano numerosi edifici di varie epoche, dalle rovine romane fino alle strutture più moderne. Alla scomparsa del suo creatore, l'opera nel 2015 viene donata dalla famiglia ad Arcamodellismo che in virtù del gemellaggio e del tema del plastico, lo consegna ad Atts. I soci modellisti di Atts si prendono cura del plastico, restaurandolo, revisionandolo e rimettendolo in funzione dopo alcuni anni di fermo. Sul plastico possono girare tram analogici che captano la corrente esclusivamente dai binari.
Ma cos'è Axtratta? La descriviamo con le parole del suo realizzatore, Aldo Gigli: si tratta di una città-museo di fantasia, materializzazione di un'idea, più che la riproduzione di una realtà, dedicato alla storia del tram elettrico, dove circolano modelli di tram storici di epoche e nazionalità diverse, americani, austriaci, tedeschi e italiani, nell'aspetto dal 1900 al 1960. Il diorama rappresenta quindi una città ambientata nei primi anni '60 del '900. Anche i veicoli statici sono molto eterogenei, spaziando dagli anni '10 agli anni '70. Da destra verso sinistra del diorama (vista lato pubblico) sono riprodotti:
- un capolinea tranviario
- una zona archeologica dedicata alla romanità
- il palazzo del Comune con adiacente arco della pace
- il borgo vecchio con la Piazza del mercato
- il Giardino della cultura
- i nuovi quartieri
- la chiesa di San Rocco
- il Giardino dei bimbi
- il palazzo della Regione con stemma e formelle in rilievo
- il Palazzo Viotti, ad angolo con portici
- il palazzo prefettizio (in stile "littorio" in quanto ex casa del Fascio)
- il monumento ad Arnaldo Pocher
La topografia di Axtratta è ad assi ortogonali, molto simile alla città di Torino.
Alcuni luoghi possono essere descritti dettagliatamente. Il Giardino - piazza della cultura è dedicata ai due filoni principali dell'espressione culturale: l'umanismo con il monumento ai poeti Goethe e Schiller, la scienza con la fontana del mondo rappresentata da simboli quali la terra (la sfera), l'universo (l'ellisse), la natura (l'acqua e i cavalli) e l'umanità futura (i due bambini).
La Fontana ARCA raffigura in modo surreale il simbolo storico dell'ARCA, una vela, un’ala a delta e una ruota: la rappresentazione dei tre mezzi di locomozione. Il baleno, simbolo elettrico, e l’acronimo Arca sono stilizzati e contenuti nel Triangolo. È l'essenza stessa dell'associazione, un insieme di persone (i fiori meccanici) unite dalla stessa passione per il modellismo. Tutti i manufatti, ad esclusione dei lampioni illuminabili, dei pali tranviari, dei binari e del monumento ai poeti, sono stati auto-costruiti. I corsi e le vie sono dedicati a persone scomparse ma note in ambito modellistico, quali: Arnaldo Pocher, Enrico Milan, il socio ARCA Mario Castaldi, Erminio Mascherpa, Francesco Ogliari, Giovanni Cornolò, oltre ai realizzatori delle prime tranvie, come ad esempio Werner von Siemens, Frank Sprague e Mario Urbinati, l'ingegnere inventore della famosa articolazione.
A proposito di modellisti famosi, grazie al progetto MaToSto ® - Marchi Torinesi nella Storia (http://matosto.it/), la banca dati che la Camera di commercio di Torino ha creato per mettere a disposizione del pubblico i verbali delle domande di registrazione di marchi nazionali ed internazionali che fanno parte dell’archivio storico dell’ente, possiamo pubblicare in esclusiva tra le immagini il verbale della registrazione del marchio Pocher del 1958.
Un’altra chicca è rappresentata dal “quadro di comando” utilizzato per fare muovere i modellini che simula un banco di manovra di un tram vero con tanto di inseritore, campanella, comando apertura porte: un vero simulatore che permette un esercizio molto realistico.
Atts conserva orgogliosamente e porta a varie manifestazioni questo plastico, non solo per il valore dato della realizzazione modellistica, ma anche soprattutto per il forte legame con Aldo Gigli e con gli amici di Arcamodellismo.
Foto Archivio ATTS