IL PLASTICO DELLA STAZIONE SASSI
di Davide Fenoglio
Nel piccolo museo della stazione di Sassi, fra i tanti interessanti cimeli, è custodito un diorama rappresentante la stazione stessa e realizzato da Arcamodellismo. Il diorama rappresenta l’area prima della ristrutturazione effettuata all’inizio degli Anni Duemila.
L’idea nasce da una visita svolta a fine anni Novanta al Museo dei Trasporti di Ranco (Varese), collezione unica nel suo genere, messa insieme in lunghi anni di ricerca e lavoro appassionato dal professor Francesco Ogliari. Tale pregevole collezione era priva di un cimelio rappresentante la cremagliera Sassi – Superga. Il fondatore del museo accolse, perciò, con entusiasmo l’idea dei soci Arcamodellismo di realizzare un diorama in scala 1:87 della stazione di Sassi, l’impianto più interessante della linea. Il lavoro procedette per gradi in modo corale, poiché vi parteciparono molti soci, ciascuno realizzando una parte, un mezzo, un edificio e mettendo le proprie specifiche competenze a servizio del completamento dell’opera. Innanzitutto fu interpellata l’azienda che allora gestiva l’impianto, il Consorzio Trasporti Torinesi, antenato dell’attuale GTT che mise a disposizione il materiale necessario, oltre a concedere i permessi per fare rilievi e realizzare foto utili alla riproduzione dei molteplici particolari. Tutti le varie parti componenti il plastico, ad eccezione della linea aerea, sono stati autocostruite riproducendo le caratteristiche particolari dell’impianto. La parte più difficile è stata la posa dell’armamento dal momento che si sono dovuti realizzare dal nulla binari e deviatoi dotati di cremagliera e terza rotaia. Sono stati fedelmente riprodotti in legno e plastica tutti i fabbricati allo stato dell’epoca compresa la caserma dei Carabinieri sita in Strada al Traforo di Pino. Oltre a edifici, binari, vegetazione non poteva mancare il materiale rotabile. Anche questo è stato costruito appositamente non essendo presente in commercio. Sono stati riprodotti una motrice a carrelli, una rimorchiata chiusa ed una aperta, un carro merci attrezzato per l’ingrassaggio della cremagliera e l’immancabile locomotore da manovra T450.
Al termine della realizzazione è stato portato in varie esposizioni tra cui l’Hobby Model Expo di Novegro e poi collocato nel Museo dei trasporti di Ranco. Alla morte dell’ideatore purtroppo il museo è stato chiuso e la collezione trasferita in parte al Museo Volandia di Somma Lombardo. Il plastico è stato recuperato, restaurato e donato all’ATTS a suggello del gemellaggio tra le due associazioni nel corso della cerimonia di presentazione della trentacinquesima mostra Arcamodellismo, svoltasi il 24.05.2010 presso il deposito di Sassi.
Ha trovato così collocazione definitiva all’interno della stazione di Sassi, dove è ammirato quotidianamente dai visitatori del museo e dagli utilizzatori della tranvia di Superga.