Dopo la dismissione della rete di Arkhangelsk in Russia nel 2004, la linea tranviaria più settentrionale del mondo è quella di Trondheim, vivace cittadina universitaria di oltre 200.000 abitanti nella Norvegia centrale.
L’unica linea sopravvissuta della vasta rete cittadina collega il centro storico con la località di Lian, raggiunta dopo 8,8 km e 21 fermate. Lo scartamento è metrico e la linea si sviluppa in gran parte a binario unico. Inizialmente numerata linea 1, ora è la 9 “Gråkallbanen” e parte da St. Olavs Gate, non lontano dalla famosa cattedrale di Nidaros. Attraversa i caratteristici quartieri di case in legno del centro e si immerge presto nella natura della periferia cittadina fino ad arrivare ai circa 300 metri slm del capolinea, dal quale è possibile accedere ad alcuni laghetti immersi nei boschi e ad una fitta rete di sentieri con itinerari per escursionismo e sci di fondo. A circa metà percorso (fermata Munkvoll) si trovano il moderno deposito ed il Museo del tram, ricavato dalla vecchia rimessa. La Gråkallbanen è gestita dalla società privata Boreal AS che possiede sette tram articolati costruiti nel 1984 in Germania da Linke-Hofmann-Busch con apparecchiature elettriche Siemens. I veicoli appartenenti a questa serie in origine erano 11, ma 4 sono stati demoliti. La frequenza nei giorni feriali è di un tram ogni 15 minuti con 4 veicoli in servizio e si riduce a 30 la sera e nei giorni festivi con due veicoli.
Percorriamo la travagliata storia cittadina per scoprire come è rinata la Gråkallbanen. La prima linea tranviaria aprì nel 1901 - gli omnibus erano in servizio solo dal 1893 - su un percorso che collegava la città da ovest ad est. La rete all’inizio del secolo scorso si è espansa molto velocemente ed è arrivata ad avere 5 linee, ognun identificata con un nome. Tutte le zone allora popolate erano capillarmente servite da rotaie. Il primo tratto dell’attuale linea 9 è stato costruito nel 1924 e la linea è stata completata solo nel 1933. Durante la Seconda Guerra Mondiale i tram furono l’unico mezzo regolarmente in servizio e dal 1941 fu assunto un consistente numero di bigliettaie in sostituzione degli uomini chiamati a combattere (maggiori dettagli nella pagina il Tram al femminile). In questo periodo lavorarono sui tram anche ragazzi minorenni. Alcuni tram furono confiscati dagli occupanti tedeschi ed inviati a Mannheim in Germania.
Nella notte del 10 ottobre 1956, il deposito di Dalsenget prese fuoco, distruggendo quasi completamente la moderna flotta di tram da poco acquistata (26 tram e 16 rimorchi). Fortunatamente i vecchi tram erano stati conservati nel deposito di Voldsminde e tornarono presto in servizio. Inizialmente si pensò di sostituire con filobus il servizio tranviario, ma furono costruiti nuovi tram con truck e componenti meccaniche recuperati dall'incendio. Nel 1968 una prima linea fu chiusa e sostituita da bus. Nel 1972, le due compagnie presenti, Gråkallbanen e Trondheim Sporvei, furono fuse con la compagnia di autobus municipale Trondheim Trafikkselskap. Da quel momento in poi, ci furono molte pressioni politiche per lo smantellamento della rete tranviaria a favore degli autobus, considerati economicamente più convenienti perché il conducente poteva svolgere anche le mansioni del bigliettaio. Dopo diversi anni di acceso dibattito, il comune decise di interrompere completamente il servizio tranviario nel 1988. Pochi anni prima erano stati acquistato 11 nuovi tram. Gran parte della rete, dopo pochissimo tempo fu coperta dall’asfalto per cancellare ogni traccia del passato. Sopravvisse la Gråkallbanen che per la maggior parte del percorso viaggiava in sede proprio, non condivisa con il traffico privato. Il tram, però aveva molti ed agguerriti sostenitori che fondarono persino un partito per avere maggior peso nelle scelte politiche. Così nel 1990 è stata creata una nuova società di proprietà di 1400 “sostenitori del tram”, la AS Gråkallbanen, che ha ripristinato il servizio sull’unica linea rimasta utilizzando i nuovi tram acquistati pochi anni prima. Nel 2004 la divisione norvegese di Veolia Transport, ha acquistato la società, che dal 2016 ha assunto il nome di Boreal Bane AS.
Nel muovo millennio sono stati discussi molti progetti di espansione della rete tranviaria, ma ad oggi nessuno portato è stato portato a termine. Dopo essere risorta grazie alla caparbietà dei suoi sostenitori la linea 9 continua a portare cittadini e turisti sulla collina di Trondheim.
La Gråkallbanen nel 1927 (da https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Gråkallbanen_tram_1927.jpg)
Il Museo tranviario
Il primo nucleo della collezione museale è stato messo insieme nel 1979, quando è stata costituita l’associazione per la salvaguardia dei vecchi tram cittadini. Il museo è stato aperto nel 1995 e conserva una ricca collezione di mezzi di varie epoche, cimeli, pannelli descrittivi, un fornito book shop. Alcuni tram storici sono in servizio in occasioni speciali e noleggiati a chi ne fa richiesta. Tra le tante curiosità vi è la descrizione dettagliata del sistema di regolazione del traffico sulla Gråkallbanen tramite il cosiddetto “bastone pilota “che fu introdotto dopo un incidente nel 1931. Questo sistema era in uso anche su molte ferrovie a binario unico fino all’avvento di sistemi più moderni. Quando il manovratore deve impegnare un tratto a binario unico per aver la garanzia che lo stesso tratto non sia impegnato da altri convogli deve trovate un oggetto, il “bastone pilota”. La mancanza dell’oggetto significa che un altro convoglio sta impegnando quel tratto di linea ed è in possesso del “bastone”. All’arrivo del mezzo incrociante avviene lo scambio dell’oggetto e si ha la garanzia che sul tratto a binario unico non ci siano altri mezzi.
Fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Trondheim_Tramway
https://www.urbanrail.net/eu/no/trondheim/trondheim.htm
http://sporveishistoriskforening.no/museet/
https://en.wikipedia.org/wiki/Trondheim_Sporvei
https://www.facebook.com/trondheimsporvei/
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