BREVE STORIA
Costruita a Torino nel 1911 dalle officine Diatto, appartiene a una serie che conta inizialmente 130 vetture. Entra in servizio per il potenziamento della rete studiato per i festeggiamenti del cinquantenario dell’Unità d’Italia; circolerà per decenni, anche trainando rimorchi. Durante la Seconda guerra mondiale, 12 motrici della serie vengono requisite e portate a Monaco di Baviera, dove prestano servizio per il trasporto delle merci, compito che alcune unità svolgono anche a Torino negli stessi anni. Negli anni post bellici, le vetture superstiti sono gradualmente ritirate o trasformate in tram di servizio. La 116 viene invece restaurata nel 1976 dall'Officina centrale Atm, che la riporta allo stato degli anni '20 e la destina a servizi speciali. All'alba del nuovo millennio, il tram viene trasferito a Sassi, dove resta in esposizione, fermo, per alcuni anni. Nel 2006 torna in officina per una revisione che gli permetta di tornare in servizio: oggi è il tram circolante più anziano dell'intero parco storico torinese.
Il cartello verde "5 B.ra Casale-B.go S.Paolo", così come quello blu "10 Crocetta-Regio Parco", ricordano percorsi originari delle linee 5 e 10, serviti nei primi anni proprio con le motrici della serie a cui appartiene la 116.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
- lunghezza: 7.400 mm
- larghezza: 2.050 mm
- altezza: 3.420 mm
- massa complessiva: 12.244 Kg
- velocità massima: 30 km/h
- raggio minimo di curvatura: 13.759,5 mm
- alimentazione: 550 Vcc
- tipo carrello motore: BOEKER
- tipo motore: TIBB GDTM 111 A 4
- avviamento: reostatico con inseritore
- carrozzeria: Officine DIATTO
- colore: rosso-crema
- numero porte: 4 (cancelletti)
CAPACITA' POSTI PER PASSEGGERI
- posti a sedere: 16
- posti in piedi: 15
- posti di servizio: 1
- posti totali: 32
L'INAUGURAZIONE DEL 1976
Il 22 aprile 1976 il 116 viene inaugurato in piazza Adriano alla presenza dal presidente del l'Atm Bertotti e del direttore generale, l'ingegnere Paschetto, nonché del sindaco di Torino Diego Novelli. La banda musicale Atm ha ravvivato il pomeriggio di festa. Qui in basso alcune foto della giornata a cura del socio Ivo Bassignana. Un articolo sul quotidiano La Stampa uscì il giorno successivo. Si può trovare e leggere nel loro archvio storico.